La
comparsa di schiuma e scarichi fognari maleodoranti nell'Orrido
durante l'estate, segnalato dal gestore, purtroppo non stupisce.
Nella prima settimana di luglio, le analisi di Goletta dei Laghi, la
campagna di Legambiente che monitora la qualità dell’acqua nei
luoghi di balneazione, hanno indicato la zona della Puncia come
fortemente inquinata. Le analisi della Asl alternano risultati
rassicuranti ad altri preoccupanti.
L’evento
esige innanzitutto un'azione sollecita e coordinata di monitoraggio e
controllo da parte degli Enti che, per diverse ragioni e funzioni ne
condividono la responsabilità. Ad oggi, 17 settembre, ci risulta che
all’ARPA non sia
giunta alcuna segnalazione. Abbiamo richiesto a Idrolario
i dati relativi alla depurazione delle acque reflue dei Comuni della
Valsassina e i dati dei controlli effettuati sugli scarichi del
depuratore Mediavalle situato a Taceno che serve dieci Comuni.
Si
può ragionare sulle possibili cause del fenomeno. Sicuramente
l’estate siccitosa preceduta da un inverno con poche precipitazioni
ha ridotto la portata dei corsi d’acqua. Sappiamo che questi
comportamenti della natura non sono del tutto naturali, poiché ci
sono sufficienti prove scientifiche del fatto che il riscaldamento
del pianeta e i conseguenti cambiamenti climatici sono conseguenza
anche della qualità del nostro “sviluppo”. Bisogna aggiungere a
queste considerazioni generali, quelle sulle cause locali. Non
giovano alla salute del fiume le due captazioni, quella della
centrale Enel e quella della Idro Energy Power situata appena sotto
la prima che ne raccoglie lo scarico e lo intuba fino all’invaso e
fino all’uscita della centrale posta a ridosso del cotonificio.
Nei corsi d’acqua avviene un processo di autodepurazione se la
portata è buona e regolare; ma proprio nel tratto più utile a
questa funzione, quello dei salti che l’acqua compie da Taceno a
Bellano, il Pioverna è deprivato per alimentare le turbine e
produrre energia elettrica.
Qui
entrano in gioco altri due Enti.
Uno è
la Provincia a cui
spetta prima il compito di concedere la captazione prescrivendone le
condizioni, successivamente quello di esercitare il controllo che le
stesse siano rispettate, in particolare il rilascio del DMV, il
deflusso minimo vitale, cioè quella minima quantità d’acqua che
deve sempre rimanere nel fiume. Il calcolo è regolato nella regione
Lombardia dal PTUA, il Piano di Tutela e Utilizzazione delle Acque ed
è stabilito come il 10% della portata media calcolata nella sezione
di presa che nel caso del Pioverna ha un valore di circa 640 l/s. Va
tenuto conto poi che la Regione nella Delibera del 12 aprile 2011 ha
prescritto che nell’atto di concessione doveva essere previsto un
rilascio del DMV pari al 20% della portata media naturale del
torrente (1282 l/s) nel periodo di apertura al pubblico dell’Orrido,
oltre a un eventuale rilascio supplementare da prevedere in apposita
convenzione con il Comune di Bellano.
Ecco
allora l’altro ente in gioco: il Comune
proprietario dell’Orrido, al quale domandiamo: a che punto è il
processo di elaborazione della Convenzione? Quale rilascio
supplementare di acqua prevede per dare bellezza all’Orrido e
ossigeno al fiume?
Bellano, 17
settembre 2012 - Costanza Panella - presidente
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