Spett. Comune di
Varenna
Spett.
Consorzio Lario
e laghi minori
Spett.
Provincia di
Lecco - Assessorato
Territorio
Alla Sovrintendenza
di Milano Arch.Chiara Rostagno
Varenna, 2 novembre
2012
Oggetto:
OSSERVAZIONI alla
delibera del Consiglio Comunale n.028 del 30/07/2012 che ha approvato
il progetto definitivo di riqualificazione parcheggio in località
Fiumelatte e relativa adozione di Variante Urbanistica.
1
-
La
Variante
urbanistica
non
è
irrilevante
in
quanto
aumenta
la
superficie
a
standard
pubblico
in
area
demaniale
per
mq.
363
e
non
appare
a
nostro
giudizio
finalizzata
al
perfezionamento
del
PRG,
tanto
più
che
è
stata
convocata
per
il
27/11/2012
la
II
Conferenza
Vas
per
il
PGT.
In
questo
modo
si
sottrae
alla
Valutazione
ambientale
un
intervento
che
penalizza
l’ecosistema
lacustre
e
peggiora
l’aspetto
paesaggistico
tradizionale
delle
sponde
del
Lario.
2
- La
Variante non è stata operata a suo tempo, in
presenza di un iter progettuale che viene da lontano, per cui, come
si desume dal verbale della Conferenza di Servizi del 5/7/2012 al
punto 7 e dall’attestato del responsabile dei servizi
tecnici arch. Cattaneo Favio,
c’è stato un parere favorevole in mancanza di
parere idraulico e della
conformità urbanistica,
formalmente richiesta dal Consorzio in data
24/5/2012 ma sostanzialmente non rilevata al momento
del parere favorevole (non
ci sembra una dichiarazione di Conformità
urbanistica l’Attestazione del 03/07/2012 prot. 4228 del Comune di
Varenna, tanto che ancora ad oggi la Variante non è in vigore).
3
- Nel
merito della Variante, viene a perpetuarsi la
tendenza ad interventi fissi per cui, qui come in altri luoghi,
l’ambiente ripario mostra lunghi tratti con difese spondali ed
arginature realizzate secondo criteri che non assomigliano per nulla
a quelli naturali e che non lasciano la minima possibilità alla
vegetazione spontanea di insediarsi per svolgere il suo compito così
importante nella corretta dinamica lacuale.
Pur
con l’uso del sasso, l’effetto
“reale” è quello di diminuire la diversità
di microhabitat e, conseguentemente, delle biocenosi, con il
risultato di separare il corpo d’acqua dal territorio circostante.
Oltre all’evidente
impatto paesaggistico, non deve essere dimenticato l’impatto
biologico di questi interventi: l’uniformità morfologica delle
sponde si comporta come una “ barriera biologica” che ostacola il
passaggio delle comunità animali da monte verso valle e viceversa.
Non
ci sembra condivisibile,
come scrive la provincia di Lecco nelle sue
prescrizioni, evitare
l’intervento di fronte all’incubatoio e poi dare via libera su un
altro tratto di sponda confinante.
4
- Il
paesaggio tradizionale lariano viene deturpato da
queste sfilate di auto posteggiate; se non si possono eliminare
quelli esistenti ( ma a cosa è servito il maxi parcheggio a Villa
Monastero non molto distante da qui?) è necessario fermare questa
continua costruzione di parcheggi ai bordi del lago (concetto che
vale per tutto il Lario) che servono
ad aumentare
il valore degli immobili con intervento di denaro pubblico (vedi
forte investimento in questo caso per pochi posti auto), secondo una
filosofia espressa nella relazione tecnica del progetto Fiumelatte
dove si dice che “La funzione principale dell’opera è quella di
permettere ai pedoni di raggiungere gli unici parcheggi pubblici”.
Ma il comune cittadino, residente o turista, che
cammina e non ha la macchina nel posteggio, può rischiare di essere
investito?
Invece che un
posteggio non era meglio costruire un marciapiede a sbalzo sulla
riva?
Pensiamo che questo intervento non serva a riscoprire il senso del
luogo, anzi si presenta come inopportuno, dissonante, antitetico alla
leggibilità del caratteristico borgo di Fiumelatte.
Queste in sintesi le nostre osservazioni,
valevoli anche per altri simili interventi sulle sponde del Lario.
Distinti saluti.
Costanza Panella
Pierfranco Mastalli
Legambiente
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