Domenica 2 dicembre 2018
In Lombardia
l’idroelettrico si fa sempre più piccolo. Diminuiscono le taglie
degli impianti e le produzioni energetiche, ma crescono gli impatti
ambientali delle captazioni
“E’ ora di dire
grazie ai corsi d’acqua lombarda per l’energia che ci donano. E
di voltare pagina, per puntare sulle nuove fonti rinnovabili”
Sabato 1 dicembre 2018
Legambiente ha promosso a Bellano (LC) un incontro di lavoro per
parlare dell’idroelettrico ai tempi dei cambiamenti climatici.
Tutti i fiumi dell’arco alpino, dal Friuli-Venezia-Giulia alla
Liguria, passando per la Lombardia, e i torrenti alpini sono ormai
sistematicamente captati a più riprese, lungo tutto il percorso, e,
quindi, deprivati della maggior parte della propria acqua, con gravi
danni ambientali e paesaggistici. Se nel corso del secolo scorso ciò
è avvenuto con la realizzazione di opere gigantesche, dighe,
condotte e centrali che ancora oggi producono una quota importante
dell’energia elettrica made in Lombardia, da anni ormai le
nuove realizzazioni si rivolgono al reticolo idrico minore, o ai
tratti di pianura dei corsi d’acqua.