Un anno in stazione: la stazione differenzia, la stazione accoglie
di Alan e Angelo
Nell'ambito delle iniziative per i primi dieci anni di vita, il Circolo Legambiente “Lario sponda orientale” sabato 24 gennaio ha affrontato alcune criticità della stazione ferroviaria di Bellano che da un anno ne ospita la sede.
Nella conversazione “Un anno in stazione: la stazione differenzia, la stazione accoglie”, pur consapevoli di quanto fatto per riqualificare la Stazione (sistemazione piazza, casetta dell’acqua, ufficio turistico, spazi ad associazioni di volontariato), abbiamo evidenziato, con il supporto di fotografie, l’irrazionalità e la noncuranza nella scelta dell’arredo urbano per la raccolta dei rifiuti: grande varietà nella tipologia dei contenitori e dei posacenere, loro collocazione casuale, raccoglitori per la differenziata che non concordano con la metodologia di raccolta (sacco viola), senza coperchio e collocati per lo più all'aperto. Criticità che penalizzano l'efficace raccolta dei rifiuti e l’immagine della struttura, che è una delle più interessanti del paese per storia e rilevanza architettonica. Sono stati mostrati esempi di contenitori presenti sul mercato e del loro posizionamento; è possibile organizzare una diversa raccolta dei rifiuti nella stazione, come pure nelle altre aree pubbliche di Bellano.
Inoltre, considerato che RFI non si occupa della pulizia della stazione, gli altri interventi non sono sufficienti a garantire il decoro di un’area frequentata da centinaia di pendolari e da turisti.
Altro tema l'accessibilità alla stazione, in particolare per i cittadini disabili. Nel 1892, anno dell'inaugurazione, un ascensore idraulico, nel 2015 un inutile vano che avrebbe dovuto ospitare l'ascensore, eredità di un costoso intervento che non ha tenuto in alcun conto le caratteristiche dell'edificio esistente. Così i disabili sono invitati ad attraversare i binari malgrado il ripetuto avviso di divieto; chi non conosce la stazione spesso non vede il passaggio nascosto dal treno. Tutti i treni, tranne per l'incrocio dei convogli, si fermano sul binario 2 raggiungibile solo in questo modo.
Un miglioramento dell'accessibilità si otterrebbe realizzando un passaggio pedonale sul lato nord dell'edificio dell'ex scalo, alla quota parcheggio – banchina ferroviaria, eliminando così un ricettacolo di rifiuti.
Un'ultima nota per il futuro dell'accessibilità: RFI sta costruendo la nuova stazione di trasformazione in fregio alla strada provinciale senza rispettare alcuna distanza dal ciglio stradale rendendo impossibile la creazione di un marciapiede per un auspicabile collegamento pedonale dal parcheggio al centro storico del paese. E’ questo abbiamo segnalato con una lettera al Comune di Bellano e alla Provincia di Lecco richiamando le norme che impongono le distanze dei nuovi edifici dalle sedi stradali.
E che dire dei graffiti dei soliti idioti che giacciono sui muri da anni o dello stato vergognoso in cui si trova l'ex-magazzino merci (e aree limitrofe)?
RispondiEliminaRitengo che l'importanza storica del fabbricato di stazione, dovrebbe giustificare da sè tutta l'attenzione possibile. Invito la giunta comunale a guardare gli esempi di Dervio e Varenna: quando c'è una volontà seria di recuperare un luogo, ciò porta inevitabilmente all'innesco di un circolo virtuoso di gestione e mantenimento.
Speriamo.