20 dicembre 2012
Comunicato stampa
Varenna
è uno dei
Comuni lombardi che non arriveranno ad approvare il PGT entro il 31
dicembre, data di scadenza dei vecchi Piani Regolatori.
Il 27 novembre ha avuto
luogo la seconda conferenza di VAS (valutazione ambientale
strategica) alla quale sono stati invitati a partecipare e a dare il
loro parere gli Enti territoriali competenti, i Comuni confinanti,
le associazioni di categoria e ambientaliste. Sul sito del Comune
sono pubblicati documenti e pareri pervenuti.
Due sono gli ambiti di
trasformazione previsti per incrementare il turismo lungo tutto
l’anno:
- ATU1 Centro congressuale con una nuova sala convegni di 300 posti e un bar alla sommità del parcheggio multipiano integrata con la Villa Cipressi e alla villa Monastero, quest’ultima collegata al parcheggio da un passaggio sotto strada, e un percorso pedonale da Varenna a Fiumelatte;
- ATU2 “Addizione a lago” è un intervento su area demaniale a Olivedo di 18.610 mq, di cui 13.090 a lago, che prevede: un centro ricettivo d’eccellenza di 120 posti letto, una marina di 80-100 posti barca, spazi commerciali di alta gamma, un parcheggio di 120 posti auto su due piani interrati/subacquei, un’area pubblica con percorso pedonale/passeggiata lungolago, il ridisegno dei due scali traghetto auto e battello e dell’intera area pubblica.
Le osservazioni di
Legambiente sono in linea con quelle presentate dalla Provincia,
dalla Soprintendenza e dalla Direzione regionale dei Beni culturali e
Paesaggistici, che sostanzialmente ne chiedono lo stralcio, nonché
con le criticità e le indicazioni esposte dal Rapporto Ambientale.
Quest’ultimo sottolinea che l’intervento deve essere valutato in
un contesto a scala sovracomunale nell’ambito dell’intero bacino
lacuale e in riferimento ai piani sovraordinati poiché ricade nel
regime di demanio pubblico, nonché sottoposto a Valutazione di
impatto ambientale.
Dal
nostro punto di vista, mentre la proposta del Centro Congressi
integrato può essere approfondita nelle fasi successive del PGT,
quella dell’addizione a lago deve essere cancellata.
E’
veramente sconcertante come, dopo un buon lavoro di analisi nel
Quadro conoscitivo, in cui Varenna è presentata come un quadro di
grande valore, creato dalla Natura e dall’Uomo, rappresentante un
“palcoscenico” e uno scenario tipico del Centro Lario con le
sottolineature presenti nei punti di debolezza, nelle opportunità e
nelle minacce, dove in particolare si evidenzia il pericolo della
banalizzazione del paesaggio con snaturamento dell’identità
locale, si approdi alla proposta dell’addizione a lago.
Non
è solo una questione di paesaggio, ma di pesanti e non adeguatamente
valutate e approfondite implicazioni ambientali: la riduzione dello
specchio lacustre di 13.090 mq, la vicinanza della foce del torrente
Esino, le oscillazioni del livello del lago, il pericolo di
sversamento di sostanze inquinanti nella marina, la compromissione
dello stato eufotico in una zona che nel piano ittico provinciale è
indicata di tutela assoluta, l’inquinamento luminoso e acustico e
il consumo energetico.
Il
nostro non è solo un appello all’Amministrazione comunale affinché
desista dalla proposta contro natura di cementificare il golfo di
Olivedo, ma a tutta l’opinione pubblica e agli organi di
informazione perché si mobilitino per chiedere la cancellazione
della proposta denominata “Addizione a Lago”, la cui
realizzazione rappresenterebbe una “sottrazione” al valore
complessivo di Varenna e del Centro Lario.
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