Al Presidente della
Provincia di Lecco
All’Assessore
all’Ambiente Carlo Signorelli
All’Autorità
Procedente
Dott.Luciano
Tovazzi
All’Autorità
Competente. Arch.Ernesto Crimella
L E C C O
PROCEDURA
VAS PER IL NUOVO PIANO CAVE- OSSERVAZIONI
Dalla
prima
seduta
in
data
22
u.s.della
1^
Conferenza
di
Valutazione
Ambientale
Strategica
(VAS)
del
nuovo
Piano
delle
Attività
Estrattive
in
provincia
di
Lecco,
presieduta
dall’Assessore
all’Ambiente
Carlo
Signorelli
e
condotta
dai
tecnici
incaricati
della
stesura
del
Piano,
abbiamo
rilevato
come
il
quadro
conoscitivo
non
sia
stato
condiviso
per
cui
sono
necessari
approfondimenti
e
integrazioni,
che
qui
di
seguito
riassumiamo
secondo
il
nostro
punto
di
osservazione.
- prospetto che fotografi e metta a confronto la situazione in cui si trova il vecchio piano rispetto ai recuperi e riqualificazioni, ai quantitativi estratti con loro destinazione e ancora da estrarre;
- fabbisogni provinciali secondo precalcolate esigenze riferite all’opportunità di utilizzo delle risorse esistenti, allo sviluppo socioeconomico, al censimento dei volumi residenziali e produttivi realizzati e non utilizzati, alle previsioni di nuove costruzioni contenute nei PGT;
- ricadute paesaggistiche in generale e in particolare per il paesaggio lacuale (vedi Moregallo, Mossini ecc) dove non si deve fare riferimento solo al D.Lgs.42/04 e s.m.i. ma alle tavole e ai contenuti relativi alla tutela dei paesaggi dei laghi come ulteriore integrazione ed approfondimento introdotti dal PPR 2008;
- elencazione e descrizione dei SIC, ZPS e Riserve naturali non all’interno dei giacimenti potenzialmente sfruttabili, questi ultimi non indicati nel documento di Scoping, ma citati verbalmente durante la Conferenza sopraccitata dal dr.geologo Balistrieri, giacimenti ipotizzati che con sorpresa sono risultati simili alle localizzazioni contenute nelle richieste dei cavatori riportate nelle 17 schede nel sito della Provincia, come se il Piano Cave venisse impostato dagli operatori del settore.
In
tale
scenario
non
ancora
ben
definito
dove
il
processo
di
elaborazione
del
Rapporto
Ambientale
da
parte
dell’Autorità
procedente
d’intesa
con
l’Autorità
Competente
VAS
con
le
informazioni
previste
dalla
Direttiva
2001/42/CE
è
completamente
sconosciuto,
appare
sconcertante
che
delle
17
schede
con
le
richieste
dei
cavatori
apparse
sul
sito
della
Provincia,
ben
15
risultino
AMMISSIBILI
PREVIO
APPROFONDIMENTI.
Questo
giudizio
non
appare
riferito
alla
regolarità
e
legittimità
della
domanda
(richiedere
è
lecito)
ma
al
merito
della
richiesta
tanto
che
nella
scheda
N°.p.3
-Moregallo
2
appare
NON
AMMISSIBILE
con
la
seguente
motivazione:
“ Non
si
ritiene
ammissibile
un
ulteriore
ampliamento
dell’attività
estrattiva,
soprattutto
in
ragione
alla
modalità
di
estrazione
in
sotterraneo”.
Con
simile
significato
riservato
al
termine
ammissibile,
vorrebbe
dire
che
sul
Cornizzolo
invece
si
darebbe
via
libera
ad
una
pesante
escavazione
in
galleria,
così
come
sarebbe
concesso
una
ulteriore
escavazione
in
Valle
Oscura
sotto
le
“mentite
spoglie”
di
“recupero
ambientale”.
Motivazione
che
per
una
volta
ha
permesso
nel
recente
passato
di
eludere
i
vincoli
esistenti
in
quel
settore
di
Parco,
ma
la
cui
riproposizione
giustificata
come
recupero
ambientale
“aumenterebbe
i
volumi
estraibili”
(vedi
scheda
N°1.4).
E’
evidente
quindi
che
il
metodo
seguito
con
la
predisposizione
delle
schede
produce
“pregiudizi”
sugli
sviluppi
della
VAS,
sia
perché
il
gruppo
tecnico
incaricato
della
stesura
del
Piano
è
lo
stesso
che
dovrà
elaborare
il
Rapporto
Ambientale
e
sia
perché
l’Autorità
competente
per
la
VAS,
d’intesa
con
l’Autorità
Procedente,
deve
formulare
alla
luce
della
proposta
di
Piano
e
del
Rapporto
Ambientale
il
parere
motivato,
presupposto
per
la
prosecuzione
del
procedimento
di
approvazione
del
Piano.
Dopo
questi
primi
passi
con
le
espressioni
di
ammissibilità
o
meno
c’è
ancora
spazio
per
una
corretta
funzione
dell’Autorità
Competente?
In
considerazione
delle
perplessità
e
dubbi
di
legittimità
sopra
esposti,
come
Circoli
Legambiente
della
Provincia
di
Lecco
chiediamo
che
vengano
annullate
le
17
schede
presentate
e
che
siano
riproposte
senza
l’espressione
di
alcun
giudizio.
Chiediamo
inoltre
che
venga
individuato
un
gruppo
tecnico
che
dovra
elaborare
il
Rapporto
Ambientale
sia
differente
da
quello
che
ha
incarico
di
stendere
il
Piano
Cave.
Distinti
saluti.
Lecco
29 settembre 2011
I
Circoli di Legambiente della Provincia di Lecco
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