OSSERVAZIONI
E PROPOSTE PER IL PGT DEL COMUNE DI VARENNA
2°CONFERENZA
VAS
Iniziamo
la stesura delle nostre osservazioni prendendo come filo conduttore
alcune frasi dei documenti preparatori secondo cui “lo scenario
progettuale per Varenna si costruisce a partire dalle sensibilità e
criticità del territorio che definiscono il valore emozionale del
paesaggio, come percepito da chi vi abita e dai fruitori del
territorio (turisti)” per cui “vengono promosse azioni per la
valorizzazione ed il potenziamento del sistema turistico -
riconosciuto quale “motore” dell’economia locale - in sinergia
con la tutela e la valorizzazione degli ambiti a valenza
paesaggistica, ambientale ed ecologica del territorio, come descritti
nel quadro conoscitivo.
In
merito alla tutela ci piace richiamare quanto scritto nel PTCP della
Provincia di Lecco che cita:
“Gli
indirizzi di tutela sono finalizzati alla salvaguardia dei due
caratteri principali del paesaggio lariano, ovvero l’unicità e
l’unitarietà, attraverso il controllo degli standard di qualità e
l’attuazione di azioni finalizzata al riscatto della qualità che
le trasformazioni recenti hanno determinato, favorendo ad esempio il
restauro, il recupero, la ristrutturazione non invasiva.
In riferimento alla fascia
A, il PTCP demanda ai PGT l’attuazione di alcune misure finalizzate
alla tutela delle aree attraverso:
- la delimitazione corretta delle aree che appartengono a questa fascia,
- l’applicazione a queste aree di una normativa che, escludendo l’urbanizzazione e l’edificazione, ne faccia eventualmente oggetto di possibili azioni di qualificazione ambientale,
- la disciplina puntuale degli interventi sugli edifici e sui manufatti eventualmente presenti in genere legati alle esigenze tecniche o alla conduzione agro/silvo/zootecnica dei terreni (viabilità rurale, ricoveri, rustici, ecc.).
Con
queste premesse sosteniamo che Varenna, anche secondo le corrette
analisi del Quadro conoscitivo del Documento di Piano, sia da
considerare come un quadro di grande valore, creato dalla Natura e
dall’Uomo, rappresentante un “palcoscenico” e uno scenario
tipico del Centro Lario, che ha necessità di restauro, non di
stravolgimenti come invece ci appare la proposta di promozione
dell’Ambito di Trasformazione Urbana ATU 1 “Addizione a lago”
che chiediamo sia cancellata.
La
proposta dell’ATU 2 Centro congressi integrato può essere
approfondita nelle fasi successive del PGT.
E’
veramente sconcertante come dopo un buon lavoro di approfondimento ed
analisi contenuto nel Quadro conoscitivo, con le sottolineature
presenti nei punti di debolezza , nelle opportunità e nelle minacce,
dove in particolare si evidenzia il pericolo della banalizzazione del
paesaggio (in alcuni interventi già presente) e dell’impoverimento
del paesaggio con snaturamento dell’identità locale, si approdi
alla proposta dell’addizione a lago.
Un’altra
proposta che potrebbe portare ad esiti devastanti è quella che dice:
“In tutto il territorio con particolare riferimento agli ambiti di
interesse paesaggistico, il PGT introduce la disciplina degli
interventi di sostituzione edilizia per la realizzazione di nuove
costruzioni di qualità, coerenti con l’assetto morfologico attuale
e funzionale per nuove esigenze”.
Chiediamo
la soppressione di questa norma sostituendola con una elencazione
descrittiva di insediamenti incoerenti rispetto al paesaggio e con
una proposta di qualificazione ambientale e di restauro non invasivo,
sempre nell’applicazione intelligente della normativa del PTCP in
materia sopra riportata.
Chiediamo
che venga cancellata la proposta dove si dice che a Pino e a
Fiumelatte c’è spazio per possibili nuovi interventi edilizi in
quanto ciò diventa un incentivo senza limiti alla seconda casa e un
danno all’industria turistica, che vive sulla presenza ed il
pernottamento dei turisti nelle strutture ad essi deputate, senza
dimenticare i rischi di carattere geologico e per il paesaggio.
Il
documento di Scoping non dà molti contributi al processo, ripetendo
norme e concetti che possono valere per ogni PGT, ad eccezione del
riferimento al “Manuale per la valutazione ambientale dei Piani e
Programmi della Commissione Europea” i cui criteri e principi vanno
correttamente applicati ed esplicitati nel Piano delle Regole.
Per
quanto riguarda la zona ZPS (quasi la totalità del territorio
comunale) è necessario un maggior coordinamento fra Vas e VIC,
mentre la nostra richiesta è che tutto il territorio del Comune di
Varenna sopra la ferrovia venga posto sotto la normativa del Parco
della Grigna Settentrionale.
Nel
lavoro di maggior definizione del PGT, vanno inseriti e riconosciuti
come beni storici, culturali e architettonici (oggetto di tutela)
quelli indicati a pag.56 del doc. di
scoping in aggiunta a quelli già nel PTCP. Nel
particolare proponiamo che nel Piano delle Regole venga valorizzata
la passeggiata a lago fra il centro e Olivedo
intestandola a padre David M.Turoldo
con la posa di un ulivo, la targa con la poesia
di Turoldo ed ancora con la posa di una targa nella villa dove
passava le vacanze il filosofo Romano Guardini.
Va
introdotta una norma per quanto riguarda il controllo del Radon e le
modalità costruttive in caso di presenza.
Va
posta l’indicazione “Acqua non balneabile” laddove le spiagge
non siano monitorate dall’ASL.
Nel
Piano delle Regole deve essere presente la norma che vieta interventi
fissi sulle rive del lago,
intervenendo
affinché l’ambiente
ripario non abbia a mostrare lunghi tratti con difese spondali ed
arginature realizzate secondo criteri che non assomigliano per nulla
a quelli naturali e che non lasciano la minima possibilità alla
vegetazione spontanea di insediarsi per svolgere il suo compito così
importante nella corretta dinamica lacuale.
Pur
con l’uso del sasso, l’effetto
“reale” è quello di diminuire la diversità
di microhabitat e, conseguentemente, delle biocenosi, con il
risultato di separare il corpo d’acqua dal territorio circostante.
Oltre all’evidente
impatto paesaggistico, non deve essere dimenticato l’impatto
biologico di questi interventi: l’uniformità morfologica delle
sponde si comporta come una “ barriera biologica” che ostacola il
passaggio delle comunità animali da monte verso valle e viceversa.
Il
paesaggio tradizionale lariano non deve essere
deturpato da sfilate di auto posteggiate ai
bordi e sulle rive del lago.
Distinti saluti.
Bellano 24/11/2012
Costanza Panella
Pierfranco Mastalli
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