AMIANTO:
CHE FARE?
di
Angelo Odone
4
aprile 2012
Buona
la partecipazione, in particolare quella dei Comuni, al Convegno,
promosso dalla Provincia di Lecco in collaborazione con Arpa, Asl e
Legambiente, che si è svolto a Lecco in sala Ticozzi venerdì 30
marzo.
Al
tavolo l’Assessore Provinciale all’Ambiente Carlo Signorelli,
il Direttore della ASL Marco Luigi Votta, il Direttore
dell’ARPA Angelo Pirovano e, per il Coordinamento
provinciale dei Circoli Legambiente, Costanza Panella.
Interessanti
e precise le relazioni e le esperienze presentate.
Enrico
Zini dell’Arpa ha illustrato la metodologia utilizzata per la
mappatura dall’alto delle coperture in cemento-amianto in alcune
zone della Lombardia nell’ambito del Programma di Rimozione
dell’Amianto in Lombardia che ha permesso di stimare la superficie
presente nell’intera Regione. Altro argomento il monitoraggio delle
fibre in aria attraverso stazioni di rilevamento collocate nei
capoluoghi di provincia lombardi.
Edoardo
Bai del Comitato Scientifico di Legambiente ha illustrato le
conseguenze dell’amianto sulla salute fornendo dati statistici che
fotografano i processi e ha sottolineato come sia da prevedere il
picco della comparsa di mesotelioma nel 2015, quaranta anni dopo il
massimo raggiunto dalla produzione di amianto nel nostro paese.
Giovanni
Achille, Direttore del Dipartimento di prevenzione medica
dell’ASL ha illustrato la normativa vigente in Regione
sottolineando l’insuccesso del censimento affidato ai Comuni che a
loro volta dovrebbero raccogliere le segnalazioni dei proprietari o
utilizzatori degli edifici. Positiva la tendenza per quanto riguarda
la rimozione delle coperture in cemento-amianto che è andata
aumentando nel corso degli ultimi anni fino ad attestarsi su circa
300.000 mq. ogni anno.
Luciano
Fascendini, Assessore all’Ambiente del Comune di Mandello del
Lario, ha riferito l’esperienza del suo Comune, iniziata nel 2005
con una ricognizione aerea del territorio che ha permesso
l’individuazione delle coperture fornendo l’informazione
necessaria per realizzare il censimento attraverso l’autodenuncia
dei proprietari.
Alessandro
Salvioni, Sindaco di Robbiate, ha illustrato la situazione del
proprio Comune, soffermandosi sulle difficoltà incontrate, a causa
del veto posto dalla Soprintendenza, dal progetto di sostituire le
coperture di due scuole con pannelli fotovoltaici.
Vincenzo
Ventricelli di AzzeroC02, società creata da Legambiente,
Ambiente Italia e Kyoto Club per promuovere le energie rinnovabili,
ha parlato del progetto Provincia Eternit Free. Si tratta di
sostituire le coperture dei capannoni in cemento-amianto con impianti
fotovoltaici a zero costo cedendo il diritto di superficie ad
AzzeroCo2 per 25 anni. Per le coperture di piccole dimensioni viene
offerto il supporto per promuovere gruppi di acquisto che riducano la
spesa.
Roberto
Colazzo di Confartigianato ha illustrato le procedure tecniche
che vengono seguite nella fase di rimozione dell’amianto da parte
di aziende autorizzate e ha quantificato in 10-15 euro al mq il costo
per copertura di una certa dimensione.
Costanza
Panella ha così riassunto la posizione di Legambiente e l’iter
che ha portato al convegno. Il coordinamento provinciale dei tre
circoli, Lecco, Lario Orientale e Meratese, ha subito valorizzato
l’attenzione al pericolo per l’ambiente e la salute derivante
dall’amianto manifestata dall’assessore Signorelli, proponendo il
collegamento alla campagna Provincia Eternit Free messa in
campo da Legambiente e AzzeroCo2. Collegare la rimozione del
fibrocemento all’installazione dei pannelli fotovoltaici può
accelerare sia il processo di censimento e autosegnalazione sia la
bonifica poiché dà la possibilità di usufruire di un
extraincentivo del conto energia e della consulenza e aiuto per le
migliori condizioni di finanziamento e realizzazione. Il risultato è
ancor più netto se c’è un impegno da parte delle amministrazioni
, come sta accadendo in alcune regioni e in molte province, e come
potrà venire anche dai Comuni, sia con l’attuazione di azioni
informative, sia con incentivi. I tetti di eternit dei capannoni non
possono che migliorare con i pannelli fotovoltaici e, con un maggior
riguardo per i nuclei storici, si può sviluppare un nuovo senso del
bello per il paesaggio che integra i pannelli nelle coperture degli
edifici residenziali o di quelli pubblici, un senso che nasce dalla
consapevolezza che questo giova all’ambiente e alla salute.
Il
primo passo è l’informazione corretta sulla effettiva
pericolosità che dipende dallo stato di conservazione, sulle leggi,
sugli obblighi per l’amministratore e per il cittadino, sugli aiuti
che può chiedere, sui corretti comportamenti. Il ruolo della
provincia è importante sia nell’offrire informazioni e strumenti
ai Comuni, sia nel coordinare in seguito le azioni di informazione,
sensibilizzazione e assistenza che dovranno essere messe in atto ad
opera delle amministrazioni locali. C’è inoltre la necessità di
attivare sistemi di controllo delle procedure degli interventi di
smaltimento, controllo che non può essere in capo solo ai Comuni,
che hanno scarso personale e spesso non preparato.
Legambiente
offre la sua collaborazione anche con l’aiuto dei circoli locali e
si augura che i Comuni rispondano alla sollecitazione e si attivino
all’interno di un coordinamento a livello di distretto o
provinciale.
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