Di seguito il nostro commento sul Consiglio comunale aperto di giovedì 14 novembre 2013 a Premana sul tema centrali elettriche, che ha visto la partecipazione, per tre ore, di almeno un centinaio di cittadini e del Comitato "Salviamo i nostri torrenti" . Sette sono le centrali richieste, su 14 km di torrenti, una già realizzata e due approvate i cui lavori stanno per cominciare. Ricorderete che abbiamo realizzato la Carovana delle Alpi in agosto in Val Marcia su cui incombono due progetti devastanti. Uno di questi sarà esaminato in una conferenza di servizi in Provincia giovedì prossimo.
Il Consiglio comunale aperto di giovedì 14 a Premana ci è sembrato utile e istruttivo.
Utile perché in ambito pubblico e al cospetto di numerosi cittadini, le informazioni sono circolate e i diversi soggetti si sono parlati.
Anche se non vi sono state conclusioni condivise e forse neppure del tutto superati i sospetti reciproci, vorremmo interpretarlo come un avvio, pur in ritardo, di un confronto serrato che produca un’azione comune.
E’ stato istruttivo perché, a nostro parere, ha reso evidente che la speculazione sull’acqua dei torrenti trova la sua strada, oltre che nella legislazione e negli incentivi, nella divisione del paese, quando è alimentata da una dialettica sterile tra i diversi soggetti politici e sociali.
L’ amministrazione precedente non ha contrastato le centrali purché fosse il Comune a realizzarle e a introiettarne il guadagno; a questo contribuiva sia il principio “padroni a casa nostra” sia una valutazione insufficiente dell’impatto ambientale e del rapporto costi/benefici.
L’amministrazione attuale, dichiarandosi contraria alle centrali, ha informato sullo stato dei progetti e sulle azioni sviluppate secondo la linea adottata, in presenza di un iter avviato, volta a contenere i danni al territorio e ad aumentare il beneficio economico per il Comune attraverso le convezioni con i privati. Purtroppo il tono era più quello di chi vuole avere ragione, piuttosto di chi si rende disponibile a confrontarsi per migliorare e soprattutto per unire le forze.
Ci auguriamo che l’Amministrazione Comunale, la quale ha l’autorità e la maggiore responsabilità e quindi il dovere di dare il buon esempio, dia seguito all’incontro sviluppando un’azione finora trascurata ma oggi decisiva: costruire un rapporto con le minoranze, le associazioni, il comitato e i cittadini per dar vita ad una mobilitazione che contrasti l’assalto speculativo. Le convenzioni devono essere l’ultimo atto.
Occorrono unità ed energie per ricercare e trovare alleanze fuori Premana con chi subisce la pressione di queste eccessive e dirompenti richieste di captazione, per un fronte comune che influisca e faccia pressione sui legislatori e sui tecnici incaricati di esaminare le pratiche; bisogna che le compensazioni siano rigorosamente di natura ambientale e che l'Amministrazione Comunale, nella definizione del PGT, sappia introdurre nel Piano delle Regole e dei Servizi norme che rendano meno facile l'ottenimento delle concessioni e più evidente l'importanza della salvaguardia dell'ecosistema, del paesaggio e del Bene Comune Acqua.
Un esempio : formalizzare l'esistenza del Geosito "Fontanon del Dent", località che testimonia in modo esemplare gli eventi geologici e geomorfologici che hanno caratterizzato la storia e contribuito a definire i paesaggi delle valli, che deve essere valorizzata e preservata, con positivi riflessi sulle attività educative, di turismo culturale e ricreative.
Bellano, 15 novembre 2013- Costanza Panella
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