25
agosto
2012
DIARIO
DEI
RAGAZZI
DEL
CAMPO
DELLA
LEGALITA’
Anche
questa mattina siamo partiti dalla nostra sede di Lecco, direzione
Bellano. Prima attività della giornata: allestimento di Piazza
Grossi, sul lungolago, per la conferenza “Paesaggi Illegali”.
Anche
per
noi
è
arrivato
il
momento
di
sederci,
ascoltare
e
imparare.
Ciò
che
ci
ha
più
colpito
è
stato,
ancora
una
volta,
approfondire
il
forte
legame
che
lega
ecologia
e
legalità.
Come
disse
Giovanni
Falcone,
oltre
alla
mafia
come
organizzazione
criminale,
esiste
la
mafiosità,
un
atteggiamento
non
rispettoso,
omertoso
o
anche
solo
passivo
di
tutti.
Costanza
Panella,
presidente
di
Legambiente
Lario
Sponda
Orientale,
ha
evidenziato
la
gravità
dei
danni
anche
economici
per
i
nostri
territori,
causati
dal
dissesto
idro-geologico.
Alla
base
del
problema
spesso
esiste
una
distorsione
del
significato
stesso
che
diamo
alla
legalità.
Illuderci,
distrarci
e
non
informarci
è
una
delle
tante
tecniche
per
rendere
la
legge
uno
strumento
per
pochi,
sfruttare
la
legge
per
non
rispettarla.
Troppi
sono
stati
i
casi
che
ci
hanno
raccontato
di
abusi
ambientali,
frutto
di
un
sistema
disposto
ad
accettare
compromessi.
Giuliana
Pirotta,
coordinatrice
del
centro
ornitologico
di
Varenna,
ci
ha
descritto
lo
spettacolo
della
migrazione
che
avviene
proprio
in
questi
giorni
a
Pian
di
Spagna.
Uno
spettacolo
che
noi
non
possiamo
accettare
di
vedere
deturpato
dall'ennesima
costruzione
edilizia:
per
questo
dobbiamo
reagire
e
pretendere
che
chi
ci
rappresenta,
rispetti
anche
l'ambiente
in
cui
viviamo.
Sentire
le
parole
di
coloro
che
vivono
e
si
battono
per
la
causa
ambientale
è
stato
per
noi
un
ulteriore
momento
per
riflettere
e
motivarci.
La
maglietta
gialla
di
Legambiente
e
la
maglietta
azzurra
di
Libera
non
sono
per
noi
solo
una
divisa,
ma
il
modo
di
indossare
con
orgoglio
la
nostra
responsabilità
di
cittadini
italiani
e
di
abitanti
di
questa
terra.
Al
campo ci è stato spiegato che parlare di eroi non è sempre giusto,
perché fa apparire queste persone troppo distanti. Noi oggi vogliamo
parlare di coloro che sono intervenuti, che ci hanno raccontato le
loro battaglie. Non li definiamo eroi, ma di certo sono persone
coraggiose che ispireranno il nostro agire, sia durante i giorni al
campo e sia nelle nostre vite.
Quale
miglior
modo
per
concludere
questa
intensa
mattinata,
se
non
festeggiando
tutti
insieme
con
un
aperitivo?
I
prodotti
di
Liberaterra,
frutto
del
lavoro
sui
beni
confiscati
alle
mafie,
e
del
mercato
equo
solidale
ci
hanno
rifocillati
e
deliziati.
Sofia
Grivet Brancot e Maurizio Luciano Varini
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