sabato 20 agosto 2016

Bandiera Nera al Comune di Plesio

Bandiera Nera
a: Provincia di Como, Comune di Plesio (CO), Comune di San Siro(CO)

Motivazione: per aver sottoscritto l'Accordo di Programma per un collegamento intervallivo da Plesio a Dongo che prevede l'utilizzo della strada agro-silvo-pastorale anche come viabilità alternativa alla strada Regina e per averne realizzato il primo lotto Breglia-Carcente senza averne chiarito il suo destino



Il 20 marzo 2008 la Provincia di Como e i Comuni di Plesio e San Siro hanno sottoscritto un Accordo di Programma per la realizzazione di un collegamento intervallivo in quota che avrebbe dovuto collegare Plesio a Dongo. Tale accordo, in palese contrasto con le norme della Regione Lombardia, prevede l'utilizzo della strada agro-silvo-pastorale come variante e/o viabilità alternativa al tracciato della statale 340 Regina (SS 340), strada nota per l’intenso traffico che genera soprattutto nei mesi di afflusso turistico. La Regione stessa, con nota del 26/04/2010  (Prot. ZI.2010.0007916) aveva escluso l'opera dalla VIA e dalla Valutazione di assoggettabilità in quanto “si rileva che il progetto riguarda la costruzione di una strada agro-silvo-pastorale con funzione prioritariamente pedonale e per soli mezzi autorizzati”. Nella stessa relazione paesaggistica del Progetto esecutivo si legge “Risultati attesi … la pista fungerà da tagliafuoco e da via turistica di collegamento tra i due paesi” e dunque il progetto non costituisce variante al PTCP della Provincia di Como in quanto “trattasi di strada bianca non pavimentata e a destinazione agro silvo pastorale”.
Legambiente, preoccupata di questa situazione, ha inviato ripetute richieste agli enti interessati per avere rassicurazioni, ottenendo di fatto solo una parziale risposta dai Sindaci dei Comuni di San Siro e di Plesio, nella quale si afferma “che l'utilizzo della strada sarà regolamentato, in conformità alle disposizioni normative regionali in materia di strade agro-silvo-pastorali (L.R. 31 del 5.12.2008 e s.m.i.)”.

Nonostante i molti dubbi e le incertezze del caso nel 2015 sono iniziati i lavori per la realizzazione del lotto 1 - stralcio 1, della strada il cui tracciato è ora completato. I risultati sono stati due movimenti franosi e la totale interruzione del collegamento tra Breglia (in Comune di Plesio) e Carcente (in comune di San Siro) (pista e mulattiera interdette anche ai pedoni) che invece l'opera, secondo le intenzioni dichiarate, avrebbe dovuto facilitare. L'attuale tracciato presenta, inoltre, pendenze ben superiori al 13% previsto nell'Accordo di Programma e comunque non compatibili con la normativa regionale e tratti esposti a gravi pericoli per i suoi eventuali fruitori.

Legambiente da la bandiera nera ai Comuni di Plesio e San Siro e alla Provincia di Como in quanto hanno voluto caparbiamente impegnare fondi pubblici per costruire una strada agro-silvo-pastorale di utilità tutta da dimostrare, senza di fatto rivelare la sua finalità, il numero presunto dei fruitori e le loro categorie, con un percorso caratterizzato da forte declivio e segnato dalla presenza di una frana attiva. Qualora dovesse essere confermato e in mancanza di una variazione dell’Accordo di programma del 2008, risulta inoltre evidente il conflitto fra il potenziale utilizzo di questo tracciato come variante alla Strada Regina la normativa regionale relativa alle strade agro-silvo-pastorali (DGR n.7 8/08/2003) e il codice della strada che vietano l'utilizzo pubblico di questi manufatti.  Sarebbe stato ben più utile per il territorio impegnare risorse per la sistemazione e valorizzazione del collegamento pedonale garantito dal sentiero 3.


1 commento:

  1. ...chiedo scusa.....ma volevo chiedere , per curiosità, come sia andata a finire la vicenda. Ho letto molti articoli su questa faccenda. In pratica hanno parlato e son intervenuti tutti. Molti hanno mostrato conti, preventivi, ecc ecc ecc....E' stato detto che forse c'era qualche politico in questa vicenda. Si da anche la bandiera nera alla località (luoghi bellissimi tra l'altro....). Ma tutti questi interventi sono serviti a qualche cosa? Si son fatti tutti pubblicità o un giudice o altre autorità son realmente intervenuti per indagare sulla vicenda? Perché oltre alle deduzioni dei residenti di quei posti poi non si è più saputo nulla. Solo che la situazione del posto è rimasta la stessa, da quanto ho sentito raccontare. Grazie e buon lavoro

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