sabato 22 novembre 2014

Salviamo i nostri corsi d'acqua

APPELLO NAZIONALE PER LA SALVAGUARDIA DEI CORSI
D’ACQUA DALL’ECCESSO DI SFRUTTAMENTO IDROELETTRICO
Le  associazioni  ambientaliste,  culturali  e  tecnico-scientifiche  e  i  comitati  di  cittadini  di  seguito
elencati
PRESO ATTO
- del ritardo da parte del Governo italiano, delle  Autorità di Bacino e delle Regioni nel completo
recepimento della Direttiva Quadro sulle Acque, 2000/60/CE, che sostiene la necessità di ristabilire
la buona qualità dei corsi d’acqua e comunque di non degradarne le condizioni ecologiche;
-  della  necessità  di  promuovere  azioni  tese  al  risparmio  delle  risorse  e  dei  beni  comuni,  alla
conservazione e alla corretta gestione del paesaggio e al rispetto degli habitat naturali sulla base
dei principi di partecipazione e di precauzione;



CONSTATATO
- che meno del 10% dei corsi d’acqua alpini mantiene ancora condizioni di naturalità elevata - cioè
non  è  perturbato  da  derivazioni,  da  alterazioni  morfologiche  significative  e  da  immissione  di
inquinanti;  che  i  restanti  corpi  idrici  sono  in  gran  maggioranza  sfruttati  da  derivazioni  a  scopo
idroelettrico e/o irriguo, ingenti e in successione, che in alcuni periodi dell’anno spesso arrivano a
prosciugarne interi tratti;
- che anche nei corsi d’acqua appenninici e nel resto del territorio italiano il livello di sfruttamento
delle acque superficiali e la pressione sui corpi idrici sta rapidamente aumentando, al contrario di
quanto richiederebbero gli obiettivi delle direttive europee;
-  che  gli  incentivi  statali  alle  fonti  energetiche  rinnovabili  hanno  scatenato  una  rincorsa  alla
costruzione di centinaia di nuove centrali idroelettriche, in particolare di piccola taglia;
-  che  sempre  più  spesso  le  domande  di  concessione  di  derivazione  per  scopo  idroelettrico
insistono in Parchi o in aree Natura 2000 (SIC o ZPS), in biotopi, o comunque in contesti ambientali
e paesaggistici di particolare pregio e fragilità;
-  che  è  in  atto  la  procedura  EU  Pilot  6011/14/ENVI  da  parte  della  COMMISSIONE  EUROPEA,
Direzione Generale Ambiente tesa ad accertare, dietro specifici esposti presentati da vari soggetti,
la  corretta  applicazione  della  Direttiva  -  quadro  “Acque”  2000/60/CE,  della  Direttiva  “Habitat”
92/43/CEE e della Direttiva “VIA” 2011/92/UE, nei confronti del Governo Nazionale per i bacini dei
fiumi Tagliamento, Oglio e Piave;
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- che ancora oggi molte grandi derivazioni non prevedono rilasci di deflusso minimo vitale a valle
delle  captazioni  e  più  in  generale  le  misure  di  mitigazione  degli  impatti  della  produzione
idroelettrica sono estremamente limitate;
- che la necessità di intervenire su molti corsi d'acqua con interventi di riqualificazione ecologica,
ma anche paesaggistica, viene rimandata nonostante evidenti situazioni di criticità e degrado;
-  che  la  normativa  italiana  sulla  gestione  delle  acque  non  è  ancora  adeguata  a  tutelare
compiutamente  le  esigenze  plurime  che  i  corsi  d’acqua  soddisfano  nei  confronti  degli  ambienti
umani e dell’ecosistema: non solo produzione di energia ma anche altri servizi ecosistemici quali la
biodiversità,  l’autodepurazione,  la  ricarica  delle  falde,  il  ripascimento  dei  litorali,  lo  spazio
ricreativo,  il  turismo,  ad  oggi  insufficientemente  tenuti  in  considerazione  nella  pianificazione  e
gestione dei bacini fluviali;
pur  riconoscendo  che  l’energia  idroelettrica  costituisce  un’importante  fonte  rinnovabile  in
quanto contribuisce all’abbattimento delle emissioni di CO
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SOTTOLINEANO
l’urgente  necessità  di  adottare  tutti  i  provvedimenti  necessari  per  garantire  il  conseguimento
degli obiettivi di qualità ecologica previsti dallaDirettiva Quadro sulle Acque (2000/60/CE)
E CHIEDONO
al Ministero dello Sviluppo Economico
al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare
al Parlamento
alle Regioni
alle Province Autonome di Trento e Bolzano
al Segretariato della Convenzione delle Alpi
per quanto di loro competenza:
•  l’immediata  sospensione  del  rilascio  di  nuove  concessioni  e  autorizzazioni  per  impianti
idroelettrici  su  acque  superficiali,  comprese quelle  attualmente  in  istruttoria,  a  cominciare
dai procedimenti in itinere che ricadono nei “siti  non idonei” individuati nelle varie Regioni,
ad  esclusione  di  tipologie  e  contesti  circoscritti  da  individuare  con  apposito  elenco  (es.  la
valorizzazione dei deflussi nelle reti di acquedotto e fognatura, il recupero di ruote idrauliche
di  antichi  opifici  di  particolare  valore  testimoniale,  lo  sfruttamento  del  reticolo  minuto  in
aree remote quali rifugi alpini, ecc.);
•  la contemporanea revisione degli strumenti di incentivo da mantenere solo per impianti che
soddisfino  tutti  i  requisiti  di  tutela  dei  corsi  d’acqua  e  della  biodiversità  specificati  ai
successivi punti;
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•  la  contestuale  apertura  di  un  tavolo  di  confronto  a livello  nazionale,  esteso  anche  ai
rappresentanti delle associazioni ambientaliste, pescasportive, culturali e tecnico-scientifiche,
accomunate  dall’avere  tra  gli  scopi  statutari  la  conservazione  e  il  miglioramento  dei  corsi
d’acqua e della biodiversità, con lo scopo di valutare le migliori modalità per ridurre l’impatto
delle centrali idroelettriche esistenti e minimizzare quello di eventuali nuovi impianti;
•  che  i  Piani  di  Gestione  dei  distretti  idrografici  stabiliscano  tangibili  politiche  di  risparmio
nell’uso  del  bene  idrico  e  nel  contempo  prevedano  programmi  di  misure  tesi  alla
riqualificazione dei corsi d’acqua e, più in generale, del bene comune acqua;
•  che  venga  attuato  un  processo  rigoroso  di  valutazione  dell’impatto  ambientale,  e  che  si
considerino in modo esplicito gli impatti cumulativi dei progetti che incidono su uno stesso
bacino imbrifero, compresi gli impatti causati da attività esterne alla produzione idroelettrica
(come  le  derivazioni  a  scopo  irriguo  e  gli  interventi  di  artificializzazione  degli  alvei);  che
vengano  inoltre  analizzati  in  modo  esplicito  gli  effetti  dei  previsti  impianti  di  produzione
idroelettrica sugli elementi che valutano lo stato ecologico dei corpi idrici;
•  che venga superato il concetto attuale di DMV (Deflusso Minimo Vitale) a favore di quello di
deflusso  ecologico  e  cioè  di una regola di  rilascio che  sia  realmente  in  grado di  garantire  il
mantenimento degli obiettivi di qualità ecologica di un corpo idrico e dei servizi ecosistemici
da questi supportati;
•  che  sia  significativamente  migliorato  il  livello  di controllo  dell’effettivo  rispetto  dei  deflussi
rilasciati in alveo e delle altre misure di mitigazione e che le sanzioni previste dalla normativa
siano effettivamente applicate in caso di comportamento fraudolento;
•  che i corsi d’acqua, e in particolare quelli di montagna, vengano considerati un patrimonio di
biodiversità, di valori ambientali e paesaggistici da tutelare piuttosto che una semplice risorsa
da sfruttare in modo intensivo e indiscriminato; una risorsa preziosa per il paesaggio in grado
di  favorire  un  turismo  ricreativo  alternativo  e  meno  impattante  anche  in  ambito  fluviale,
creando nel contempo, grazie alla conservazione delbene, uno sviluppo economico e sociale
armonico del territorio;
•  che  venga  messo  in  discussione  l’articolato  normativo  secondo  il  quale  le  opere  per  la
realizzazione  degli  impianti  idroelettrici,  nonché  le  opere  connesse  e  le  infrastrutture
indispensabili alla costruzione e all'esercizio degli stessi impianti, sono di pubblica utilità ed
indifferibili ed urgenti;
•  che  la  procedura  di  confronto  sui  Piani  di  Gestione dei  bacini  idrografici  venga  mantenuta
aperta e condivisa a tutti i soggetti portatori di  interessi sociali ed economici; in particolare
che presso ogni Regione e Provincia autonoma venga istituito un tavolo di confronto pubblico
permanente  tra  tutti  i  cittadini  sensibili  alla  tematica  e  i  portatori  di  interesse,  in  specifico
accompagnamento ad ogni momento decisionale relativo alla gestione delle risorse idriche,
come contemplato dalle direttive europee, che prevedono allargati processi partecipativi al
governo del territorio;
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•  che  si  tenga  conto  dell’Articolo  9  della  Costituzione,  e  soprattutto  del  recente
pronunciamento  del  Consiglio  di  Stato  (Cons.  Stato, sez.  IV,  29  aprile  2014,  n.  2222),  che
ribadisce  come  il  “paesaggio”  sia  bene  primario  e  assoluto  e  che  la  sua  tutela  sia  quindi
prevalente su qualsiasi altro interesse giuridicamente rilevante, sia di carattere pubblico che
privato;
•  che all’interno del confronto che vede protagonistil’Unione Europea e lo Stato Italiano nella
proposta  e  attuazione  della  Macroregione  Alpina,  si preveda  un  capitolo  di  impegno
comunitario che salvaguardi sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo i corsi d’acqua,
costruendo  un  reale  ponte  solidaristico  fra  le  esigenze  delle  popolazioni  metropolitane  e
quelle che vivono stabilmente nelle realtà montane.
SOTTOSCRIVONO IL DOCUMENTO (aggiornamento al 26 ottobre 2014):
CIRF - Centro Italiano per la Riqualificazione Fluviale
Bruno Boz, presidente
ABC - Comitato Bellunese Acqua Bene Comune
Lucia Ruffato, presidente
CIPRA Italia
Federica Corrado, presidente
MW Italia
Carlo Alberto Pinelli, presidente
LEGAMBIENTE
Vittorio Cogliati Dezza, presidente
WWF Italia
Luigi Epomiceno, direttore generale
Federazione Nazionale PRO NATURA
Mauro Furlani, presidente
Associazione Italiana per la Wilderness (AIW) – onlus
Franco Zunino, segretario generale
ITALIA NOSTRA
Marco Parini, presidente
LIPU
Fulvio Mamone Capria, presidente
FORUM ITALIANO DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA
Paolo Carsetti, segreteria operativa  
MAN, Associazione Mediterranea per la Natura
Deborah Ricciardi, presidente
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GRUPPO 183
Michele Zazzi, coordinatore nazionale
Centro Internazionale Civiltà dell’Acqua
Eriberto Eulisse, direttore
Spinning Club Italia
Mario Narducci, presidente
FIPSAS
Ugo Matteoli, presidente
Alleanza Pescatori Ricreativi
Marco Sammicheli, presidente
FIRAFT, Federazione Italiana Rafting
Danilo Barmaz, presidente
CAI Veneto
Francesco Carrer, presidente
CAI TAM Veneto - CAI Tutela Ambiente Montano
Simone Papuzzi, presidente
Comitato interregionale PERALTRESTRADE DOLOMITI sez. Cadore
Giovanna Deppi, coordinatrice
Mountain Wilderness Veneto
Paolo Dori, capogruppo regionale
Federazione Bacini di Pesca delle Dolomiti Bellunesi
Luigi Pizzico, presidente
(Bacino di Pesca n 2, Ansiei; Bacino di Pesca n 3, Boite; Bacino di Pesca n 4, Centro Cadore; Bacino di Pesca n 5, Agordino; Bacino di Pesca n 6,
Maè-Piave; Bacino di Pesca n 7, Alpago; Bacino di Pesca n 8, Piave; Bacino di Pesca n 9, Cordevole; Bacino di Pesca n 10, Acque Feltrine;
Bacino di Pesca n 11, Cismon Fiorello; Bacino di Pesca n 12, Lago di Corlo)
Bacino di Pesca n 1, Comelico Sappada
Leo Piller, presidente
Federconsumatori Belluno
Guido Mattera, segretario
Mosca Club Treviso
Enos Bortolozzo, presidente
Ecoistituto Veneto Alex Langer
Michele Boato
Open Canoe – Open Mind
Cristian Bertolin
Coordinamento Acqua Bene Comune Vicenza
Filippo Canova, portavoce
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Co.Ve.A.Pe.Di. - Consorzio Veneto Associazioni Pescatori Dilettanti
Rolando Lubian, presidente
Aderiscono al Comitato: A.s.p.d Bacino Acque Fiume Brenta, Bassano del Grappa – A.P. Della Marca Trevigiana, Carbonera – A.P. La Fario, Caerano
San Marco – A.P. Liberi di Spresiano, Spresiano – A.P. Sile, Treviso - A.P.S. Medio Piave, Covolo di Pederobba – A.P.S. Prà dei Gai, Mansuè – A.P.S. La
Sorgente del Sile, Cavasagra di Vedelago – A.P.S. Amo d’Oro, Selva del Montello – A.P.S. del Meschio, Vittorio Veneto – A.p.s. Alto Astico Leogra,
Velo d’Astico – Bacino dell’Agno Chiampo, Recoaro Terme – F.p.s. La Piave, Nervesa della Battaglia – G.p.s. Muson Vecchio, Loreggia – P.A.B.A.T.
A.s.p.d., Vicenza – S.P. Valli del Soligo, Pieve diSoligo – S.P.S. La sorgente, Cittadella
Comitato a Difesa delle ex Cave di Marocco
Paolo Favaro
Coordinamento Acqua Libera dal PFAS
Antonello Romanazzi
Associazione Pescatori Val Sarzana, Voltago
Luca Santomaso, consigliere
CAI Friuli Venezia Giulia
Antonio Zambon, presidente
Comitato Tutela Acque Bacino Montano del Tagliamento
Franceschino Barazzutti, presidente
Comitato interregionale PERALTRESTRADE Dolomiti sez. Carnia
Ira Conti, coordinatrice
Comitato Assieme per il Tagliamento
Franca Pradetto, presidente
Movimento Tutela Arzino
Dario Tosoni
Gruppo di Mutuo Soccorso Cordenons PN
Daniele De Piero
Comitato Spontaneo No Centralina Idroelettrica Resia 2 Ponte Rop
Anna Micelli, portavoce
MW Friuli Venezia Giulia
Damiano Nonis, capogruppo regionale
CIPRA Sudtirolo
Andreas Riedl, direttore
Trentino Fly Club
Adriano Gardumi
Comitato Permanente di Salvaguardia del fiume Noce
Luca Scaramella
Associazione Biologi dell’Alto Adige
Norbert Dejori, presidente
Dachverband fuer Natur- und Umweltschutz (Federazione Protezionisti Sudtirolesi)
Klauspeter Dissinger, presidente
7
Landesfischerreiverband Suedtirol (Unione Pesca Alto Adige)
Andreas Riedl
MW Trentino Alto Adige Sudtirol
Renata Tavernar, capogruppo regionale
Umweltschutzgruppe Vinschgau - Val Venosta
Rudolf Maurer
CAI Regione Lombardia
Renata Viviani, presidente
A.P.S. Braone Comitato Vallecamonica
Claudio Prandini, presidente
COMITATO CENTRALINE VALCAMONICA
Sandro Leali, coordinatore
Aderiscono  al  Comitato:  Italia  Nostra  Sezione  di  Valle  Camonica,  Legambiente  Circolo  di  Valle  Camonica,  Associazione  Amici  Del  Lago  Moro,  Associazione
Produttori Agricoli di Valle Camonica (APAV), Associazione Culturale Graffiti, Associazione Valcamonicabio, Auser Insieme Università della Libertà, Comitato
Camuno Acqua Pubblica, Condotta Slow Food di Valle Camonica, Gruppo Italiano Amici Della Natura, Commissione Intersezionale CAI-TAM Valle Camonica e
Sebino,  Conferenza  Stabile  delle  Sezioni  e  Sottosezioni  CAI  di  Valle  Camonica  e  Sebino  ,  Meetup  Vallecamonica,  Osservatorio  Territoriale  Darfense,
Osservatorio Territoriale Edolese, GASV Gruppo di Acquisti Solidali di Valle Camonica, GAS di Edolo, APS Braone, APS Angolo Terme, APSD Borno, APS Lozio,
Mosca Club Vallecamonica, Carpfishing Italia, Pescatori Hobby Sport Piancogno, Gruppo Pesca Losine, Gruppo Pesca Bienno, Gruppo Pesca Ceto, Gruppo Pesca
Esine, APS Malonno, APS Prestine.
Comitato Adda Sud
Maurizio Lozzi, presidente
Comitato Acque Comasche
Oreste Ciapessoni
Coordinamento Acqua Pubblica della Provincia di Sondrio
Martina Simonini
Comitato Difesa Acque Amici della Val Grosina
Giovanni Curti, portavoce
U.N.Pe.M. Lombardia
Fabrizio Oliva
Club Pesca a Mosca Brescia
Fabrizio Oliva
Comitato la Nostra Staffora
Alessandro Maruffi
ARCI Associazione Ricreativa e Culturale Italiana, Provincia di Sondrio
Marco Francesco Doria, presidente
Gruppo Acque Valmalenco
Daniela Mascheroni Franco Rabbiosi
APS Aironi del Sass Corbee, Val Sanagra, Grandola eUniti, Como
Massimo Selva, presidente
Parco Locale di Interesse Sovracomunale della Val Sanagra
Attilio Selva
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Associazione Storia Natura e Vita Val Sanagra, Grandola e Uniti, Como
Pietro Tedesco
GRAM Gruppo Ricerche Avifauna Mantovano
Daniele Longhi, presidente
Comitato Rogna Nostra
Luca Gugiatti
Comitato Varroncello-Pagnona, Lecco
Marco Tagliaferri
Comitato Salviamo i Torrenti Premana, Lecco
Fabrizio Fazzini, presidente
SLM - SCUOLA LANCIO MOSCA - Centro Studi e Formazione, Pavia
Fiorenzo Mussi, segretario
I.A.P.S. Sondrio Valtellina
Sandro Sozzani
Carovana sul Serio, Bergamo
Giovanni Testa
ATAAI-Associazione Tutela Ambienti Acquatici e Ittiofauna
Marco Baltieri, presidente
U.N.Pe.M. Piemonte
Giovanni Tacchini, presidente
CPS Club Pescatori Sportivi di Novara
Giovanni Tacchini, presidente
Club Italiano Pescatori a Mosca, Torino
Luciano Maccarini, presidente
Quota Zero, Catch & Release Val Lemme, Piemonte
Alessandro Mai
Comitato Tutela Fiumi Biella
Daniele Gamba, Guido Gubernati
Aderiscono al Comitato: Thymallus Aurora Fly Fishing Club, Legambiente Circolo Tavo Burat Biella, Pro Natura Biellese, WWF Biellese, APR Alleanza Pesca
Ricreativa, ARCI Pesca FISA di Biella
Comitato TST – Tutela e Sviluppo del Territorio di Bagni di Vinadio-Terme
Vito Venni
Comitato Milanesio
Martino Barbara
Associazione La Degagna (Vignone, VB)
Maria Cerutti, presidente
Raggruppamento Irriguo Roccia-Milanesio
Flavio Rebuffatti
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Comitato Pro Devero
Livio Locatelli
Thymalus Aurora Fly Fishing Club
Pierangelo Grillo, presidente
Pesca Ambiente - Fossano (Cuneo)
Valter Paoletti, presidente
Associazione Naturalistica Vesulus, Valle Po/Varaita
Massimiliano Pellerino, presidente
Comitato per il Territorio delle Quattro Province (Alessandria, Pavia, Piacenza, Genova - alte valli dei torrenti Borbera,
Curone, Staffora, Trebbia e loro tributari)
Giuseppe Raggi, presidente
Associazione Culturale Zone - Dora Baltea
Marcello Contini, presidente
NO TUBE Piacenza
Fabrizio Binelli, Claudio Ghelfi
Ass. Querciantica Camugnano
Paola Campori
Fly Casting Club Reggio Emilia
Corrado Benassi, presidente
A.S.D. FORLIFLY
Paolo Locatelli, presidente
U.N.Pe.M. Emilia Romagna
Lodovico Fava, coordinatore regionale
Associazione Culturale MareciaMia, Marecchia, Rimini
Loris Galeffi
Comitato Osca Tresana – Lunigiana (MS)
Gianetto Uberti, presidente
Salviamo la Lunigiana
Monica Giannecchini, portavoce
No Centrale Terchio
Jacopo Moggi, portavoce
Amici di Groppodalosio e della Valdantena
Simona Compiani, portavoce
Rete dei Comitati per la Difesa del Territorio, Toscana
Mauro Chessa
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Comitato alla Scoperta del Giano
Aldo Pesetti e Fabrizio Moscé
U.N.Pe.M. Marche
Luca Massi
Associazione TerraViva
Antonella Mattei
Comitato per l’Aniene
Massimiliano Ammannito
Comitato ABC Valle dell’Aniene
Antonella Mattei
Comitato per la salute del Fiume Noce
Gerardo Melchionda, presidente
Aderiscono al comitato i comuni di Aieta, Praia a Mare e Tortora (Calabria) e Maratea, Trecchina, Nemoli, Rivello, Lauria e
Lagonegro (Basilicata)

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