domenica 1 dicembre 2013

Inceneritori in Lombardia

Comunicato stampa a cura del Coordinamento dei Circoli   Legambiente della Provincia di Lecco

Legambiente Lombardia con il dossier ”Inceneritori in Lombardia: quanto basta?” ha voluto richiamare l’attenzione sui fatti: arresto ormai consolidato della crescita dei rifiuti in Regione con decrescita a partire dal 2008, progressiva crescita della raccolta differenziata, che dal 2011 ha visto questi rifiuti superare la quota indifferenziata (dato confermato anche nella nostra Provincia).

Tutti gli scenari previsti dal piano regionale per i prossimi anni non lasciano dubbi: avremo un vistoso eccesso di capacità impiantistica per l'incenerimento.

Ne segue la proposta di programmare il graduale spegnimento delle linee soprannumerarie, cominciando dagli impianti più vetusti e prossimi a scadenza delle autorizzazioni, che sono spesso anche quelli meno efficienti energeticamente e più inquinanti.

In questo modo Legambiente vuole contribuire ad avviare un dibattito ormai ineludibile che spesso, quando avviene, è lontano dai cittadini.

Veniamo alla dimensione locale e all’impianto di SILEA a Valmadrera di cui il dossier prevede la chiusura anche se non a brevissimo termine. A parte il necessario approfondimento dei dati riportati nel dossier e della loro interpretazione, che comunque sono tali da non preoccupare e permettono di affrontare serenamente il presente, è indubbio che anche questo impianto deve confrontarsi con le prospettive prossime future e più in generale dovrà essere la Regione a determinare, confrontandosi con i territori, la geografia della gestione degli impianti dedicati alla frazione indifferenziata. Lo stesso impianto di teleriscaldamento, ancora oggi in una fase di sola progettualità, andrà pensato in un’ottica che vada ben oltre la vita dell’impianto di Silea.

Siamo consapevoli del ruolo importante che SILEA ha svolto nel nostro territorio per la diffusione della raccolta differenziata, gestendo, oltre al forno, gli impianti di Verderio e di Annone, rispettivamente per il trattamento della frazione secca e di quella umida. Siamo altresì convinti che la natura pubblica della società sia una caratteristica a cui non vogliamo rinunciare. Proponiamo che il dossier di Legambiente diventi parte di un dibattito che coinvolga cittadini, associazioni ed enti della nostra Provincia.

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